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Il ruolo dello Stato

La legislazione francese e quella italiana in materia di gioco d'azzardo sono diverse.

La legislazione francese e quella italiana in materia di gioco d'azzardo sono diverse. Analizziamo i due paesi.

Per la Francia, i giochi di denaro e d’azzardo sono vietati in linea di principio dalla legge del 21 maggio 1836 per le “lotterie di ogni genere”, principio riaffermato dall’ordinanza del 2 ottobre 2019.

Ma nonostante questo principio regoli il settore, lo Stato concede espresse deroghe a condizione di preservare l'ordine pubblico e se è garantita la tutela dei giocatori. Il territorio francese conta così più di 200 casinò distribuiti lungo le coste e nelle località termali. Lo Stato francese mantiene una posizione complessa considerando questo settore amorale e pericoloso per alcuni operatori ma allo stesso tempo una significativa fonte di profitto. La posizione di questo funambolo potrebbe essere ben riassunta con le parole del senatore François Trucy : "Lo Stato è virtuoso e rigoroso in apparenza ma così avido di guadagno che il suo comportamento appare ambiguo".

In Italia il ruolo dello Stato sembra meno ambivalente. Tra il 1897 e il 1992 furono introdotte diverse leggi per regolamentare il gioco d'azzardo, che venne presto visto come un'attività che comportava rischi sociali, legali e finanziari.

Dal 1948 controllo totale dello Stato italiano sui giochi pubblici. Fino agli anni '90 gli unici luoghi di gioco autorizzati erano i 4 casinò presenti in Italia: Sanremo, Saint Vincent, Campione d'Italia e Venezia. Dal 1992 la deregolamentazione dei giochi d'azzardo con il principio dell'esternalizzazione dei punti vendita, a cui farà seguito nel 2003 lo Stato italiano che considera i giochi d'azzardo come un settore economico autonomo. Legge 18 ottobre 2001 Abruzzo Decreto 28 aprile 2009: legalizzazione dei giochi d'azzardo on-line. Nel 2018 i parlamentari italiani hanno approvato una legge che vieta la trasmissione di pubblicità da parte degli operatori di gioco d’azzardo. Legge spesso aggirata dagli operatori di scommesse sportive perché formalmente non pubblicizzano ma forniscono informazioni sui risultati sportivi.

Organi di controllo

Con l'ascesa delle scommesse e del poker online, creazione dell'ARJEL, un'autorità amministrativa indipendente (AAI) creata dalla legge relativa all'apertura alla concorrenza e alla regolamentazione del settore dei giochi d'azzardo e delle probabilità online dal 12 maggio 2010 al 23 giugno , 2020 creazione dell'ANJ “autorità amministrativa indipendente di sorveglianza e regolamentazione” secondo la legge Pacte, incaricata di regolamentare l'intero settore, esercitando i suoi poteri sull'equivalente del 90% dell'attuale GRP dove l'Arjel era competente solo per i giochi online, ovvero il 7% del GGR 2011 - ANJ: garantisce il rispetto degli obiettivi della politica di gioco da parte degli operatori di gioco diritti esclusivi e online. Rilascia approvazioni, monitora e controlla le operazioni di gioco. - Il controllo dei casinò resta di competenza del Ministero degli Interni - Il servizio centrale di corse e giochi (SCCJ) assicura in particolare la supervisione delle case da gioco e degli ippodromi e partecipa all'approvazione dei punti vendita FDJ e PMU.

Dal 2002 in Italia le attività di organizzazione, esercizio e controllo dei giochi e delle scommesse sportive sono regolate dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS). La gestione del servizio giochi è curata dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm)

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